caro napolitano…….

oggi tempo di merda sul montruccolo del porto nuovo….

pioggia e che altro boh…… toh c’è tempo più brutto ora dal mio montruccolo del porto nuovo…. imperia li….. la su e giù

ore 13.50

son un sospiro che chiama l’alba…… un montruccolo di terra e sangue…. son un silenzio omertoso… una puntura d’insetto… troppo stretto….

caro napolitano ……. l’italia cade come uno stivale…. gli studenti in agitazione ma i media non ne parlano alcuni mettono la data di fine occupazione… beh ieri… sera mi han parlato del onda… caro napolitano… ma citando il passato” tutti assieme si fà qualcosa… divisi….. si divide l’italia….. tra buoni e cattivi… … gli studenti che centrano… tagliano la cultura.. pure qui ad imperia…  per me nun c’è destra ne sinistra nella scuola…. e se si metteranno le bandiere.. allora scriveranno… manifestazione comunista.. ed la prossima non si farà… la bellezza del 2008.. e che è data da se.. senza partiti… senza bandiere…. mercoledi 17 novembre ad imperia la vorrei così….

17 novembre imperia svegliaaaaaaaaaaaaa

 

tu che lavoro farai dopo…… spiegamelo…. vieni a manifestare… per il 17 è importante per te.. per loro per tutti… leggitevi  la riforma… l’università a già tagliato le borse di studio.. se le scuole fan schifo è grazi…e a 50 anni di dc…. berlinguer era premier… togliatti era premier… con chi è alleato il berlusca…. questo non vuol dire.. che pure te non possiate venire… anzi invito tutti a venire.. il 17 è manifestazione… ho 37 anni… e trovo scemo… dire che si son mangiati i soldi i comunisti… se fosse così.. sarei ricco… pensa con la tua testa…. informati… su come dal 1947 ad oggi… la scuola sia scesa… se non ci fosse stato il 68.. sai come saresti … con le bastonate sulle mani.. poi purtroppo si è arrestato tutto..informatevi… leggete i giornali.. chiedi hai tuoi compagni di classe… dialoga… tu sei il futuro… voi siete il futuro… forza forza
forza imperia sveglia…..
forza giovani di ogni ceto politico forza

forza coraggio forza
fatevi sentire dams forza svegliaaaa

 

forza sveglia imperia

forza dams sveglia

forza dams sveglia aooooo svegliaaaa

MANIFESTAZIONE STUDENTESCA – … PER RIPRENDERCI IL NOSTRO FUTURO!!!

mercoledì 17 novembre · 9.00 – 12.00
Piazza Ulisse Calvi (davanti al Classico) – Imperia
In occasione della GIORNATA MONDIALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO, rivendichiamo il nostro diritto che ci vogliono negare!
Scendiamo tutti in piazza … PER RIPRENDERCI IL NOSTRO FUTURO!!! 

PASSATE LA VOCE AD AMICI E COMPAGNI, DOBBIAMO RITROVARCI TUTTI INSIEME UNITI CONTRO CHI CI NEGA I NOSTRI DIRITTI!

Genova: scuole in agitazione per l’AltraRiforma

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Last Updated on Wednesday, 10 November 2010 14:52 Wednesday, 10 November 2010 12:00

image scuole occupate

Dopo il grande corteo di oltre 5000 studenti che il 4 novembre ha attraversato le strade genovesi, 7 scuole sono entrate in agitazione con autogestioni che vogliono sperimentare e portare avanti un modello di scuola alternativo e con occupazione che si pongono l’obiettivo di non sciogliersi fino a quando non avranno cambiato dal basso le scuole. La mobilitazione confluirà nel corteo del 17 novembre, data internazionale di mobilitazione studentesca, che si svolgerà anche a Genova. Intanto prosegue la mobilitazione delle scuole triestine.

Di seguito il comunicato e l’elenco delle scuole in agitazione


SE NON ORA QUANDO,SE NON IO CHI?   ORA O MAI PIU’!

Siamo studenti e studentesse delle scuole genovesi in agitazione, ogni giorno siamo costretti ad entrare in una scuola che non sentiamo  nostra: la didattica è obsoleta,la struttura è fatiscente,le ora  di laboratorio sono state drasticamente  ridotte, i corsi di recupero pomeridiani sono quasi inesistenti ed è materialmente impossibile sostituire i professori in mutua.

Alla base di ciò ci sono 8 miliardi di tagli alla scuola pubblicaun miliardo di debiti che lo stato ha nei confronti delle singole scuole e che non è intenzionato a restituire, bloccando di fatto non solo le attività “extra”, ma anche parti del normale svolgimento della didattica; infatti sempre di più negli ultimi anni abbiamo assistito ad un impoverimento culturale causato dai continui tagli economici, tagli assolutamente ingiustificati (l’Italia spende molto meno e peggio degli altri paesi europei) che vengono mascherati con la così detta “riforma Gelmini”, un semplice  riordino degli indirizzi che significa meno ore di lezione  e la scomparsa di tante sperimentazioni di qualità.

Il blocco del turnover e il licenziamento di decine di miglia di precari ci restituisce una scuola sempre meno al passo con i tempi, checchè ne dica il ministro.

Casualmente i tagli toccano tutti eccetto le scuole private e gli insegnanti di Religione Cattolica, l’ennesimo segno dell’ingerenza clericale negli affari del nostro paese.

Con la nostra mobilitazione vogliamo dimostrare che una scuola diversa non è solo possibile, ma anche necessaria. Blocchiamo le scuole per l’AltraRiforma: autogestiremo per sperimentare modelli alternativi e migliori all’esistente, occuperemo fino a quando non avremo cambiato quello che ci circonda. Cambiando dal basso le scuole scenderemo il piazza il 17 novembre, giornata di mobilitazione internazionale degli studenti, coscienti di aver già vinto perchè avremo dimostrato  che l’alternativa è possibile e l’avremo praticata concretamente.

Oltre che un attacco alla scuola pubblica siamo costretti ad assistere ad un continuo attacco al mondo del lavoro, ai servizi sociali,alla sanità ai trasporti, agli ammortizzatori sociali e a tutto ciò che di pubblico è rimasto (ad esempio l’acqua).

Siamo coscienti che un mondo come questo non offra prospettive per il futuro, ma non vogliamo rassegnarci all’idea di diventare futuri disoccupati o precari sfruttati dall’azienda di turno.

Siamo stufi che a pagare questa crisi creata dai padroni siano sempre i settori più deboli della società e non chi la crisi l’ha generata.

Noi vogliamo l’abolizione immediata della riforma Gelmini, l’innalzamento dell’obbligo scolastico ai 18 anni , nuovi finanziamenti per la scuola pubblica,l’istituzione di un fondo straordinario per l’edilizia scolastica, una didattica alternativa che renda realmente partecipi gli studenti, l‘annullamento immediato delle spese militari,l’abolizione della legge Biagi sul precariato,l’istituzione di un reddito di cittadinanza. è palese che il disagio sia sentito da tutti e non solo dagli studenti.Per questo chiediamo anche ai lavoratori di unirsi a noi in una lotta che porti il paese ad uno sciopero generale generalizzato.

Vogliamo dimostrare che un mondo diverso non è solo possibile, ma anche necessario.

Blocchiamo il paese, fermiamo la  didattica verso il 17 novembre e lo SCIOPERO GENERALE!!!

Firpo-Buonarroti dal 4 al 6 novembre AUTOGESTITO
Klee dal 9 al 14 novembre AUTOGESTITO
Bergese dal 9 al 14 novembre AUTOGESTITO
Giorgi dal 15 novembre AUTOGESTITO
Primo Levi dal 9 al 14 novembre OCCUPATO
Gastaldi-Abba dal 9 al 14 novembre OCCUPATO
Odero dal 9 al 14 novembre AUTOGESTITO

fonte

ma leggo bene c’è la data di fine…. uauuu ……..

ma occupare si inizia non si ha una fine cribbio…..

belin che cavolo di occupazione è  comunque

ma caro presidente….. il porto ove ora sono… sul montruccolo..

mi ha fatto capire tante cose…. diverse…. assai diverse… i camalli

della ludovica maresca han protestato…. perchè rischiano….

di perdere il lavoro… un porto totalmente turistico… con quali..

infrastrutture esterne… e i camalli? e l’agnesi? e la carli?

50 anni i camalli portuali della ludovica maresca……

che rischiano di sparire… caro presidente napolitano… col totale

silenzio…. di imperia… spero il sindaco capisca.. cosa voglia dire

perdere quel indotto… non c’è sinistra ne destra… per i portuali…

? beh si son di sinistra.. ma che c’entra… il lavoro è lavoro…..

non capire questo… vuol dire… essere ciechi…..

si può avere un porto turistico e un porto commerciale….

dare lustro alla nostra città…..

ma non capisco la visione turisticaa totale… imperiese…

non lo capisco…

non conosco bene il progetto.. da impatto ambientale si….

ma non solo sul porto imperiese…. pure sui porti da costruire…

dal alto del montruccolo… vedo indifferenza…. e il partito del

lasciamo stare aumenta… sempre di più

ma le gru verrano smontate……………..?

una crisi…. è evidente….. in italia…. qui…… imperia è 70 30 da sempre

e chiamare feudo un posto ove….. vincono facile loro… caro

presidente è assurdo…. LOTTARE si deve fare….

è il porto di tutti…. spero… e spero si trovi una soluzione per i camalli portuali

della ludovica maresca……..

WORDPRESS FAMME COMMENTA AOOOOOOO

una cosa di libertà

Pubblichiamo di seguito un appello a favore del salvataggio de Il Manifesto, che segue un’altra pubblicazione sullo stesso argomento, la Lettera aperta per un Manifesto comunista contro un Manifesto costumista, che ha sollevato non poche critiche e perplessità.
Malgrado Il Manifesto resti a nostro modesto avviso un patrimonio irrinunciabile per tutta la sinistra italiana, e che quindi vada fatto ogni possibile tentativo per salvarlo,
al tempo stesso riteniamo che non si possa fare a meno di denunciare le cause che hanno determinato quel declino progressivo e apparentemente irreversibile che lo ha portato ad un passo dal baratro.·
L’azzeramento, da parte del Governo Berlusconi, del finanziamento pubblico dell’informazione cooperativa e politica, non è l’unico motivo che rischia di uccidere il giornale. Il cappio al collo, Il Manifesto, ha iniziato a metterselo da solo e ben prima, quando cioè ha avallato una linea editoriale ondivaga e confusa, adottato linguaggi e scelto contenuti troppo spesso elitari, inadatti ad un vero·quotidiano popolare e di massa della sinistra. Solo raggruppando questo insieme di concause si spiega davvero la crisi del Manifesto il cui effetto diretto è l’emorragia di vendite giornaliere, passate dalle 32.000 del 2005 alle metà circa attuali.
Il tentativo di salvataggio del Manifesto crediamo debba andare di pari passo con una radicale riorganizzazione interna che possa restituirgli l’identità smarrita. (red.)
Il Manifesto attraversa una grave crisi finanziaria che mette a repentaglio la sua stessa esistenza. C’è il concreto rischio che questa storia gloriosa, di libera ed eretica informazione, non arrivi al suo quarantennale, previsto per il prossimo aprile 2011.
Da alcuni mesi il Governo Berlusconi ha, infatti, azzerato il finanziamento pubblico dell’informazione cooperativa e politica, cancellando la legge sul diritto soggettivo, sostituendolo con un fondo per l’editoria, ancor oggi del tutto vago ed indefinito. In breve, il manifesto è a rischio chiusura.
La cosa più urgente è, dunque, sostituire l’editore pubblico che si defila- lo Stato- con l’unico altro editore pubblico possibile- i lettori e i sostenitori. Aprendo una sottoscrizione straordinaria da ottobre a dicembre, e anticipando la campagna abbonamenti 2011.
Noi, singoli, associazioni e organizzazioni politiche e sindacali calabresi, raccogliamo questo appello e lo facciamo nostro. Perché, in questi lunghi 40 anni, il manifesto ha vissuto e lottato sempre insieme a noi.
Al fianco dei nostri compagni del “Sud Ribelle” che nel novembre 2001 venivano ingiustamente incarcerati con l’accusa di sovversione e cospirazione all’ordine economico dello Stato.
Al fianco delle lotte operaie della Pertusola di Crotone e della Marlane di Praia a Mare.
Al fianco dei movimenti ambientalisti che chiedono verità e giustizia sulle cosiddette “navi dei veleni” di Amantea e sulle “montagne nere” di Crotone.
Al fianco del movimento contro il Ponte sullo Stretto.
Al fianco della lotta pacifista contro l’installazione della base F16 di Isola Capo Rizzuto.
Al fianco dei movimenti antirazzisti contro i Cpt/Cie di Isola Capo Rizzuto e Lamezia Terme e contro i pogrom di Rosarno.
Al fianco dei movimenti, cooperative ed associazioni antindrangheta.
Partecipiamo, dunque- rilanciandola e promuovendola- alla campagna straordinaria di abbonamenti e sottoscrizioni per salvare quel  bene comune che è il manifesto, a partire dall’incontro dell’Altra Italia a Teano (23-26 ottobre) dove saranno allestiti banchetti per la raccolta fondi e abbonamenti. Per convocare, poi, nel mese di Novembre un’assemblea pubblica a Cosenza per discutere del manifesto e dello stato dell’informazione in Calabria e in Italia.

Officine Babylonia – Cosenza
CPOA Rialzo – Cosenza
Associazione “La Kasbah” – Cosenza
Franco Dionesalvi – scrittore
Massimo Covello – segretario regionale Cgil Calabria
Associazione “Coessenza” – Cosenza
Sinistra Ecologia Libertà  – Cosenza
Ubaldo Schifino – Capogruppo Pd Provincia di Crotone
Giuseppe Pierino – già deputato PCI
Claudia Carlino – segretaria regionale Cgil Calabria
Ilario Ammendolia – Sindaco di Caulonia
Gianni Speranza – Sindaco di Lamezia Terme
Pasquale Golia – giornalista
Pasquale Aprigliano – segretario regionale Cgil Calabria
Piero Bevilacqua – Università di Roma
Lucia Cara – Segr. Gen. Fisac Cgil Reggio Calabria
Associazione “Sinistra Euromediterranea”
Antonio Spataro – segretario generale Cgil Crotone
Raffaele Perrelli – Università della Calabria
Claudio Dionesalvi
Mario Alcaro – Università della Calabria
Teo Blefari
Mimmo Denaro – segretario generale FLC Cgil Crotone
Tonino Perna – Università di Messina
Domenico Lucano – Sindaco di Riace
Silvio Messinetti
Mario Sinopoli – segretario generale FIOM Cgil Calabria
Nuccio Iovene
Silvio Gambino – Università della Calabria
Mimmo Rizzuti – Comitato Pro Teano
Ciccio Gaudio – Capogruppo SEL Cosenza
Rodolfo D’Ambrosio
Fabio Buonofiglio – giornalista
Domenico Gattuso – Università di Reggio Calabria
Carmen Messinetti – Dip. Immigrazione Cgil Crotone
Natino Foti – segretario generale FISAC Cgil Crotone
Comitato civico Natale De Grazia – Amantea
Antonio Barberio – segretario generale FISAC Cgil Calabria
Comitato in difesa dell’ospedale di Trebisacce
Associazione “Camera minorile” – Castrovillari
Antonio Cimino – Coord. Reg Nidil
Daniele Carchidi – Segretario SLC Cgil Cz, VV, KR
Antonio Palermo – Associazione “Bella Ciao”
Mirko Altimari
Raimondo Chirillo – Cgil che vogliamo Cosenza
Delio Di Blasi – Cgil Cosenza
Giuseppe Tiano – Segr Gen Filctem Cosenza
Fulvio Mazza – agente letterario
Piero Fantozzi – Università della Calabria
Walter Nocito – Università della Calabria
Valeria Pupo – Università della Calabria
Antonio Califano – direttore rivista Decanter
Paolo Fanti – ricercatore Università della Basilicata
Rinaldo Troiano – Segr Gen SLC Cgil Cosenza
Peppino Messinetti – giornalista
Francesco Raniolo – Università della Calabria
Fernando Puzzo – Università della Calabria
Paolo Jedlowsky – Università della Calabria
Maria Saletta Oliverio – Slc Cgil Cosenza
Davide Bubbico – ricercatore Università di Salerno
Gennaro Patera – Fisac Cgil Cosenza
Salvatore Sirianni – Rsa Utb Flai Cgil Cosenza
Partito della Rifondazione comunista Calabria
Eugenio Covello – Rsu Provincia FP Cgil Cosenza
Domenico Cersosimo – Università della Calabria
Antonino Campennì – Università della Calabria
Luca Altomare – Rsu Polti Fiom Cgil Cosenza
Gina Gallo – Rsu Italgas Filctem Cgil Cosenza
Allevato Riccardo – Lega Spi San Giovanni, Cgil Cosenza
Roberto De Luca – Università della Calabria
Antonella Salomoni – Università della Calabria
Guerino D’Ignazio – Università della Calabria
Piero Pietramala – Lega Spi Cgil Cosenza
Giovanni Guzzo – Filt Cgil Cosenza
Maurizio Pisa – Ias Scura Filt Cgil Cosenza
Pino Gaudio – Inea Unical Cosenza
Franco Adamo – Lega Spi Savuto Cgil Cosenza
Maria Parise – Università della Calabria
(seguono 32 firme)

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